Renzi e il Principe
di Clarice Zani---31-01-2021
Riconoscere che Renzi sia un abile stratega e una brillante mente politica, non significa giustificare automaticamente qualsiasi suo comportamento. Ad esempio, a mio modo di vedere, non giustifica il fatto che un senatore della Repubblica italiana vada in uno dei Paesi più illiberali al mondo, l’Arabia Saudita, e dichiari di invidiare il basso costo del lavoro della sua manodopera, quasi tutta straniera. La stessa manodopera che secondo l’ultimo rapporto di Human rights watch continua a subire “abusi e sfruttamento, a volte equiparabili al lavoro forzato”. Basterebbe ricordare che in Arabia Saudita agli immigrati viene sottratto al loro arrivo il passaporto, trasformandoli di fatto in ostaggi.

A parte ciò mi chiedo quali siano i motivi che lo predispongono ad essere così benevolo verso questo Paese e verso il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (“my friend, your royal highness”). Prestarsi, anche se dietro compenso, a fare da testimonial al tentativo di Riyad di ripulire la propria immagine agli occhi della comunità internazionale, non mi sembra proprio il massimo per un leader di partito. Non è certo un bello spettacolo vedere Renzi intervistare cordialmente un principe la cui figura è collegata con l’omicidio del giornalista Jamal Kashoggi, ucciso e fatto a pezzi nel consolato saudita di Istanbul.
Così come non è bello vederlo liquidare le domande dei giornalisti a questo riguardo come un tentativo di “distogliere l’attenzione” e dichiarare che parlerà dei suoi incarichi internazionali solo dopo la crisi di governo. Siamo di fronte a un altro esempio di quella presunzione ed egocentrismo che già altre volte lo hanno caratterizzato in senso negativo?
Comunque, forse perché tutti presi dalla crisi di governo, sembra che a nessuno importi. Quindi, perché preoccuparsi?