Rilancio di tre
di Alberto Galanti---13-02-2021
Il 6 gennaio scorso, mentre eravamo nel pieno della crisi di governo, scrissi un lungo intervento di cui riporto solo l'auspicio conclusivo:
'[bisogna] ..definire una visione d'insieme capace di convogliare tutti gli sforzi nei vari settori senza disperdere energie. Per fare le cose che Mario Draghi ha detto: debiti “buoni” per riforme strutturali, infrastrutture strategiche, alta formazione e lavoro (non assistenza) perché le cose sono più gravi di quello che sembrano...' e, più avanti,
'..ci vuole un ampio consenso, un patto tra persone perbene, intellettualmente oneste, se ancora se ne potranno trovare. Un orgoglio nazionale da suscitare. Ignoro come si uscirà da questa ennesima crisi. Ma non abbiamo scelta: o tiriamo fuori il meglio da tutti o sarà la fine'.

Come si può immaginare sono molto contento che si sia potuto arrivare a un Governo Draghi. Visto che mi è andata bene provo a formulare altri tre auspici:
1 - serve adesso che le tutte forze politiche (al governo e all'opposizione) abbandonino insulti e pretestuose polemiche, si riconoscano e si rispettino reciprocamente pur nella diversità anche grande delle loro legittime opinioni. Luciano Violante nel suo recente libro 'Insegna Creonte' (98 pagine da non perdere) precisa che 'il rispetto non esige condivisione, né subalternità; non preclude la contestazione anche aspra degli argomenti addotti dall'altro, ma richiede che ci si sforzi di comprendere cosa c'è di positivo in quanto da lui sostenuto, che si usino nei suoi confronti argomenti di verità.'
2 - 'Il compromesso alla luce del sole' sia considerato da tutti non un deprecabile 'inciucio' ma un auspicabile punto di arrivo del dialogo politico.
3 - Il mondo dell'informazione smetta di soffiare sul fuoco delle polemiche. Eviti di usare le scorciatoie della superficialità, del sensazionalismo e dello scandalismo. Scelga la strada certamente più laboriosa delle analisi e delle riflessioni che aiutino l'opinione pubblica a capire la complessità degli argomenti trattati, sottraendola al qualunquismo e inducendola ad esercitare il senso critico e il discernimento tra fatti e opinioni.

L'obiettivo resta lo stesso: tirare fuori il meglio da tutti