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Carissimi Iscritti a Parlare.
Con la domanda d'esordio non voglio introdurre un enigma - anche se sarebbe il caso - né riproporvi l'angosciosa domanda che Dustin Hoffman si poneva in Rain man: ''Chi gioca in prima base. Chi gioca in prima base?'' - anche se sarebbe opportuno.
Ieri sera mi guardavo Cartabianca e faticavo non poco a capire se a rappresentarmi fosse il politico sottoposto a terzo grado (Boccia) ovvero la squadra di inquisitori a caccia di autodafé (Berlinguer, Vespa e De Angelis).
Insomma, dopo un giusto sconcerto, ho avvertito ben chiaro che il Gioco delle Parti messo in atto dal quartetto dovrebbe avere regole più chiare e soprattutto esplicite.
Più che 'Gioco delle Parti' andrebbe denominato 'Gioco dell'inversione', anche col rischio di poterlo scambiare per quel 'Mondo alla Riversa' realizzato storicamente dal Carnevale. Ormai desueto ...
Ma poi, in fin dei conti: inversione di che?
Non a caso i tre inquisitori, che falsamente dovrebbero dar voce al 'popolo' rappresentando visioni politiche diverse, hanno un rilievo ben meno transitorio del politico in esame!
Bianca si rivolge a Bruno: ''Ti ricordi Moro, proprio quarantatré anni fa, e tu mandavi in Via Fani quel cronista ...''
''E come no? E contribuimmo tutti a frenare la (giusta) reazione degli operai che invadevano le strade prima che i Sindacati proclamassero lo sciopero ...''
Cari Iscritti a Leggere: io sono forse in crisi d'identità perché non sono rappresentato da nessuno? Ma non sarebbe che un contrappasso: chi rappresento io?
Io, me?
Buona giornata e care cose non si negano a nessuno ...