Sì, ci voglio giocare
di Carlo Mari---21-03-2021
Sì, caro mio omonimo Carlo (Corridoni). Io ci sto. Voglio giocare. A questo gioco – serissimo - che hai così ben descritto. Anzi, ti voglio dire di più. Ci ho già giocato, come so che ci hai giocato tu: per tanti anni - da tanti anni. Come tutti quelli di noi innamorati della scuola, e che nella scuola ci hanno creduto e ci credono. Perché molto, moltissimo parte da lì. E al di là delle complesse – e pur sacrosante - elaborazioni pedagogiche e di governance sistemica… sì, ci abbiamo giocato, caro Carlo, perché convintamente umani. E convintamente democratici. Tana libera tutti, Carlo. Ci si arriverà. Per uomini e donne.