Quanto sei bella Roma!
di Carlo Mari---10-06-2021
Ci diciamo sempre – anche compulsivamente - che il nostro sito deve essere il luogo privilegiato del dibattito associativo. Bene. Eccomi.
Ora che abbiamo al completo lo schieramento dei candidati ai nastri di partenza, credo si possa dire una cosa. La vicenda - a sinistra come a destra come al centro come al centrosinistra come al centrodestra - della individuazione dei candidati a sindaco di Roma è stata una delle più spiacevoli, sgradevoli e sconfortanti che la nostra storia repubblicana ricordi. Dalla fuga di potenziali candidati di qualità al gioco al ribasso, alla assenza di un qualsivoglia dibattito di merito sui problemi di Roma, alla assenza di qualsivoglia strategia di aggregazione di candidature attorno ad idee e non a schieramenti (peraltro nazionali e non romani), l’unico interesse messo in campo, alla faccia della città e dei suoi infiniti e complessi bisogni, è stato la vittoria di “fazione”, o almeno almeno la non vittoria di chi sopportiamo di meno fra i concorrenti. Il tutto nel silenzio assordante di noi romani. Che del resto già da tempo siamo i principali responsabili della decadenza della città eterna... eterna un corno. Piena di rughe… rughe un corno. Piena di niente che non sia la sopravvivenza di giornata. Sì lo so, ora mi direte che evidentemente sono un po’ innervosito e quindi poco obiettivo. Va beh, allora, auguri a tutti.
Di una cosa penso possiamo essere sicuri. Qualunque sarà l’esito elettorale di questa infausta preparazione delle candidature, Roma ha già perso: davanti all’Italia, davanti al mondo e, soprattutto, davanti a se stessa.
Recitava una volta una canzone: “quanto sei bella Roma!”. Beh, Roma non lo è più. E non lo sarà ancora per tanto, tanto tempo. Buon Sindaco a tutte/i