Ciao, Gianni. maestro e collega
di Marina Izzo---22-10-2021
Gianni Rufini, direttore generale di Amnesty International Italia, è morto. Un altro maestro che se ne va. Gianni era stato mio professore al Master di Progettazione e Cooperazione allo Sviluppo presso La Sapienza, il corso post laurea per il quale, 16 anni fa, mi sono trasferita a Roma. Ricordo che una volta, tornata a Udine per le vacanze, lo vidi in televisione, durante un talk show, intervistato sull`ennesima crisi umanitaria. Urlai a mio padre, con orgoglio: 'Ecco il mio professore'. In seguito, l`ho ritrovato come collega al Centro Studi di Politica Internazionale (CeSPI). Pochi anni dopo fu lui a preparare le referenze che mi servivano per fare domanda per il secondo Master, questa volta nel Regno Unito. Lui insegnava a York, all`epoca. Ci incontrammo in un bar a via del Boschetto. Penso che fu l`ultima volta che ci parlammo. Mi ricordo il suo sorriso, la sua positività e le parole di incoraggiamento di cui mi fece dono prima della mia avventura britannica, avventura che cambio` il corso della mia vita professionale e personale. Gianni, che ti posso dire? Per me la tua immagine rimarra`sempre legata a quel giorno e il tuo sorriso simboleggierà la fiducia nel futuro, nelle scelte anche azzardate, nella convizione di aver fatto la cosa giusta. Grazie, Gianni.