Un'informazione astuta ma poco professionale
di Carlo Corridoni---16-02-2022
Io guardo sempre la televisione anche se preferisco non vederla mai.
Non parlo della programmazione delle reti del servizio pubblico, ma addirittura dei telegiornali, specialmente il TG3, che mi fanno rimpiangere i tempi della lottizzazione dei tre canali, di triste memoria.
Ieri, ancora un incidente stradale mortale per un giovane studente, una tragedia ricorrente nel nostro Paese, viene artatamente presentato per aizzare la disopinione pubblica contro l'Istruzione professionale e la formazione dei ceti produttivi.
E poi, nell'acuire l'aspettativa del pubblico sul pronunciamento imminente della Consulta sui Referendum, l'ambiguo e fuorviante servizio sulla madre che vive la tragedia di una famiglia disperata per la gravissima infermità permanente di due giovanissimi fratelli.
Dove va questa televisione, a quale tipo di utenti presume di rivolgersi? Chi ne decide le grammatiche relazionali? Chi sceglie le dirigenze?
E ripeto: la si deve guardare nonostante si preferirebbe vedere altre cose.
4C