Grazie Putin
di Stefano Minghetti---24-03-2022
Eh sì, ci sarebbe quasi da ringraziare Vladimir Putin, come ha ironicamente osservato questa mattina il conduttore di Radio 24, per aver messo a nudo - con la sua decisione di far pagare in rubli il gas russo - l’ipocrisia dell’occidente e, in particolare, dell’Unione europea.
In fondo, lo sapevamo almeno dal 2014, da quando cioè i russi hanno invaso la Crimea, con chi avevamo a che fare (a voler essere pignoli, lo sapevamo anche da prima: Georgia, Cecenia e via discorrendo), ma nessuno ha pensato che sarebbe stato più prudente diversificare le fonti di approvvigionamento energetico. Tutti a guardare da un’altra parte, da bravi farisei all’insegna di “business is business”.

Noi italiani poi abbiamo brillato non solo per ipocrisia, ma anche per la nostra inguaribile mancanza di realismo, che ci porta ad essere il solito vaso di coccio, tra vasi se non di ferro, certo più robusti di noi. Quindi niente nucleare (per carità, Deus avertat), ma anche niente trivelle nell’Adriatico, niente rigassificatori. Così il gas dell’Adriatico se lo sta prendendo la Croazia. Così il governo è stato costretto a noleggiare delle navi attrezzate per rigassificare il gas liquido, che almeno ci permetterebbe di accumulare delle scorte e non dipendere solo dai gasdotti. C’è solo da sperare che non scoppi qualche problema in Algeria, altrimenti ci troveremmo davvero alla “canna del gas”.

Vengono alla mente le parole scritte settant’anni fa da un grande giornalista italiano, Paolo Monelli: “Noi italiani amiamo considerarci intelligenti, più intelligenti nei confronti di altri popoli; e questa qualità gli altri popoli non ci contestano, anche se danno all’intelligenza un’importanza minore di di quanto gliene diamo noi. ( … ) Ma il poco uso che ne facciamo ci ha ridotti tali in questi anni di superficialità e di improvvisazione da farci dubitare se invece quella intelligenza che ci siamo sempre attribuita, e che gli altri popoli ci attribuiscono, non sia soltanto una maggior rapidità di comprensione e di percezione dovuta, che so io, al clima o al cibo”.
Non sembra che sia cambiato molto in questi 70 anni, visto che oggi la nostra “intelligenza” ci porta a sostenere il rublo di Putin, alla faccia di tutte le sanzioni decise o da decidere.

Buona giornata e state bene, se potete.