226. Nulla di ciò che farò o non farò ...
di Carlo Corridoni---21-04-2022
Nulla di ciò che farò o non farò, di ciò che dirò o non dirò, lascerà tutto immutato ...
E' così, Raffaella? Quanto vorrei pure io contare tanto ed essere così significativo!
Quanto vorrei che ciascuno di noi sentisse su di sé tale responsabilità nell'essere e nell'agire ...
Anche indipendentemente dalla reale dimensione del vivere comune.
E quanto mi tranquillizza, invece, e non per umiltà, il mio contare poco e niente per i destini - non dico della Patria - ma anche dei miei primi vicini, dei poveri cristi che amo, parimenti senza soverchie speranze ...
Io pure non sopporto più i teatrini, le lezioni televisive insopportabili, recitate - va detto - magistralmente dai cervelli più accreditati sul mercato degli opinion makers, dai filosofi 'teoretici' come dai bertoldi, dagli ambasciatori come dai politici in carica.
Il fatto che più mi disturba è che capisco tutto! Non solo capisco quello che dicono (e non è facile) ma anche perché lo dicono, a chi lo dicono e affinché ciascuno capisca il più liberamente possibile nelle sue (preassegnate) condizioni di audience.
Sono perfino smaliziato nella verosimiglianza delle bugie e nell'incredibilità delle verità. E allora questo disturbo mi provoca sofferenza. La sofferenza rabbiosa dell'impotente!
Meglio il falsificazionismo di Popper ... Dubito ergo sum ... lì almeno non muore nessuno per un'opinione ingenua.
E' la guerra, bellezza! Mi viene da ricordare qualcosa di già sentito ma mai condiviso.
Ma, dice, non ti ricordi ''Apocalipse now''? Nil sub Sole novi! Non ti eri accorto che ''Bella ciao'' è un canto di guerra e che il partigiano muore? Insomma, Orwell e la fiction non ti hanno insegnato niente?
Di qualche cosa mi vado convincendo, però, e ricomincerò a pensare proprio da lì.
Ed è che la Guerra non coincide con l'insieme delle sue narrazioni e che la Pace non consiste nella soddisfazione delle più intime ed elevate aspirazioni dell'individuo.
Sopra ogni convincimento, che con la forza ci si possa legittimare ancora oggi nelle azioni proibite da sempre e dovunque.
Care cose Carlo Corridoni